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Conservazione

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Succiacapre Caprimulgus europaeus

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Negli ultimi decenni il Succiacapre ha subito una drastica diminuzione in Svizzera e più in generale in Europa. Attualmente in Ticino la popolazione è stimata a una ventina di territori occupati. Il Succiacapre necessita di boschi xerofili semi-aperti con vegetazione arbustiva ed erbacea rada. La presenza di rocce e affioramenti rocciosi, che mantengono naturalmente gli spazi aperti, creano condizioni favorevoli alla specie. L'evoluzione delle zone forestali, con la loro progressiva estensione e l'infittirsi della vegetazione a causa dell’abbandono dell’attività agricola di collina e montagna, unitamente all'uso di pesticidi e alla diminuzione degli insetti volanti di cui si nutre (principalmente falene), sono le principali minacce cui il Succiacapre è soggetto. Dal 2007 BirdLife Svizzera e Ficedula si occupano della conservazione di questa specie minacciata e prioritaria per la conservazione nel nostro Paese: in effetti in Svizzera il Succiacapre è inserito nella Lista Rossa degli uccelli nidificanti come fortemente minacciato (EN), mentre a livello europeo è stato classificato come declining (D).

 

Il progetto di conservazione del Succiacapre


Poiché il Succiacapre è diventato sempre più raro in Svizzera, le popolazioni del Ticino rivestono una particolare importanza per la sua conservazione e devono essere mantenute sul lungo termine. Più che dalle popolazioni presenti nel nostro Paese, principalmente in Vallese, esse sono influenzate da quelle presenti a sud dei nostri confini in territorio italiano. È quindi indispensabile agire sul territorio ticinese, ma anche collaborare mettendo a disposizione il nostro know how per la gestione delle aree agricole e dei boschi nelle regioni limitrofe.


Eseguire lavori forestali su grandi aree è un'attività costosa. La strategia principale di conseguenza è la sensibilizzazione e il coinvolgimento degli agricoltori e degli operatori forestali al fine di favorire le aree semi-aperte, aumentando la luminosità nei boschi, per il Succiacapre e molte altre specie. Promuovere e sostenere l’agricoltura di collina e montagna è l’unica garanzia affinché le aree d’intervento mantengano le condizioni ideali sul lungo termine. Per realizzare lavori di dirado boschivo occorre cercare sinergie con gli operatori forestali, ma anche i produttori di energia rinnovabile e altri partner.


Il progetto di Ficedula e BirdLife Svizzera ha permesso di sviluppare una stretta collaborazione con l’Ufficio della natura e del paesaggio, la Sezione forestale e l’Ufficio della caccia e della pesca. Negli anni sono state organizzate diverse conferenze locali con la Sezione forestale e sono stati dati consigli tempestivi, ponendo una base molto importante. Nel 2013 è stata organizzata una grande giornata di formazione a cui hanno partecipato 58 ingegneri forestali e responsabili/amministratori delle foreste di tutto il Ticino. La giornata aveva come obiettivo la presentazione delle specie prioritarie del bosco e delle misure ideali per sviluppare la conservazione del Succiacapre. A ciò è seguita anche una dimostrazione pratica sul campo delle misure da prendere per il Succiacapre e per altre specie dello stesso ambiente.

Dopo un censimento iniziale della specie nelle aree di maggiore interesse, ha preso avvio un regolare monitoraggio della specie, e parallelamente sono cominciati i primi interventi di conservazione nelle aree più significative.

 

Obiettivi degli interventi di conservazione

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Gli interventi di conservazione promossi sul nostro territorio, in collaborazione con agricoltori, forestali, Patriziati, Progetti d’Interconnessione, Ufficio della natura e del paesaggio, Sezione forestale e Ufficio della caccia e della pesca hanno molteplici obiettivi:

  • mantenere e creare aree aperte e semi-aperte nelle zone esposte di collina e bassa montagna favorevoli al Succiacapre;

  • promuovere l’attività agricola e del pascolo nelle aree di presenza attuale e storica e in altre potenzialmente idonee;

  • diradare la vegetazione con taglio di alberi (principalmente betulle), ma anche arbusti e ginestre;

  • mantenere piante mature e morte, favorevoli per le falene e quali posatoi per il riposo e la caccia del Succiacapre.

 

La decina di interventi effettuati negli ultimi anni ha permesso di mantenere localmente i territori di Succiacapre. Nei prossimi anni verranno promossi nuovi interventi in altre aree idonee, dove speriamo possano insediarsi nuove coppie. Verranno inoltre organizzate altre giornate di volontariato, come avvenuto in due occasioni nel 2019, per coinvolgere direttamente le collaboratrici e i collaboratori di Ficedula in questo importante progetto di conservazione.

 

 

Maggiori informazioni

Nel mese di luglio 2020 il numero della rivista Ficedula è stato interamente dedicato al Succiacapre. Richiedici una o più copie scrivendo a segreteria.ficedula@gmail.ch.

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Nel 2020 abbiamo salvato un individuo di Succiacapre debilitato. 

Leggi di più qui.

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Progetto di conservazione in collaborazione con BirdLife Svizzera

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